Guida al servizio Cure Palliative - ASL Vallecamonica

OSPEDALE DI EDOLO
Guida al servizio
Cure Palliative
Guide to the service
Palliative Cares
Guide au service
Soins Palliatifs
GS PAL 001 - Rev. 00 - 30.9.2010
Gentile Sig.ra/Sig.
Questo opuscolo ha lo scopo di presentarLe la nostra organizzazione, in modo semplice
affinché possa esserLe da guida per usufruire dei servizi che possiamo offrirLe; non si
propone di esaurire tutte le informazioni sull’attività che verrà svolta, ma di fornire una
serie di indicazioni che possono servirLe prima, durante e dopo il ricovero.
Ci auguriamo che una migliore conoscenza dell’organizzazione della nostra Unità
Operativa, insieme al costante impegno di tutto il personale per migliorare la qualità
dell’assistenza, possa esserLe utile in questa esperienza di ricovero.
La preghiamo di rivolgersi al personale di reparto per qualsiasi necessità e La ringrazia-
mo per la collaborazione che potrà fornirci.
INDICE
UNITÀ OPERATIVA DI CURE PALLIATIVE 3
OBIETTIVI DEL SERVIZIO 3
COSA VUOL DIRE ASSISTERE 3
IL PAZIENTE FRAGILE 4
CHI COMPONE L’ÉQUIPE 4
CARATTERISTICHE STRUTTURALI 5
MODALITÀ DI RICOVERO 5
ATTIVITÀ GIORNALIERA 6
IL VITTO 7
VISITATORI 7
COLLOQUI CON I SANITARI 7
MODALITÀ DI DIMISSIONE 8
RILASCIO COPIA DI CARTELLA CLINICA 8
9
16
3
UNITÀ OPERATIVA DI CURE PALLIATIVE
Tel. 0364 369033
OBIETTIVI DEL SERVIZIO
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce le cure palliative come “l’insieme degli interven-
ti terapeutici ed assistenziali finalizzati alla cura attiva, totale, dei malati la cui malattia non rispon-
de più a trattamenti specifici. Fondamentale è il controllo del dolore e degli altri sintomi, e più in
generale dei problemi psicologici, sociali e spirituali”.
Le cure palliative:
affermano il valore della vita considerando la morte come un evento naturale;
non prolungano né abbreviano l’esistenza del malato;
provvedono al sollievo dal dolore e dagli altri sintomi;
tengono conto degli aspetti psicologici e spirituali;
aiutano la famiglia dell’ammalato a convivere con la malattia e poi con il lutto.
Il nostro Piano di cura è pertanto principalmente rivolto a garantire la migliore qualità di vita pos-
sibile al paziente, tenendo sotto controllo il dolore e gli altri sintomi causati dalla malattia e pre-
stando particolare attenzione alla rete di relazioni sia familiari che amicali della persona, al fine di
offrire un approccio completo alle sue reali esigenze.
L’UO si avvale di una postazione in Day Hospital in cui è possibile la monitorizzazione della terapia
del dolore.
COSA VUOL DIRE ASSISTERE
Quando ci si confronta con la malattia inguaribile si può essere indotti a pensare che ormai non ci
sia più nulla da fare, come se l’ultima fase della vita non sia molto di più che un momento di dolo-
rosa e forse inutile attesa.
Eppure è proprio a questo periodo di vita che attende i nostri pazienti, che dedichiamo tutta la
nostra attenzione, da un lato per rispondere ai bisogni di tipo sanitario e dall’altro per restituire
importanza e dignità alla vita e al tempo di chi sta per lasciarci.
Quando una persona si imbatte nel difficile percorso della fase finale della malattia non si trova più
di fronte a qualcosa da combattere, ad un ostacolo da superare. La sfida è quella di imparare a
convivere ed accettare tale nuova condizione, accettare le regole della vita stessa e dare alla per-
sona amata la possibilità di allontanarsi da essa in modo sereno, libero dal dolore, circondato sia
dai familiari e dalle persone care, sia da operatori che ne prendano in considerazione ogni esigen-
za fisica e psicologica.
La morte fa paura perché è umanamente inconcepibile, e inaccettabile è il dolore che provoca la
perdita di una persona cara, soprattutto quando sopraggiunge all’improvviso e inaspettatamente.
Nel caso della malattia terminale si ha la possibilità di dare il giusto valore al tempo che rimane
da vivere ancora insieme, proponendosi di raggiungere degli obiettivi a breve termine, magari
anche solo manifestando il proprio affetto o semplicemente salutandosi per l’ultima volta. Piccoli
gesti, semplici, ma preziosi.
Assistere per noi significa ascoltarvi e imparare a conoscervi per meglio soddisfare i vostri bisogni,
favorire l’emergere della parte più vera della persona ammalata e riconoscere il valore che cela il
naturale processo di fine vita che si sta attraversando.
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IL PAZIENTE FRAGILE
L’accesso all’ Hospice è previsto per il malato inguaribile, ma che non è da considerarsi incurabi-
le, poiché è doveroso il trattamento dei sintomi al momento del loro manifestarsi. Al paziente rico-
verato quindi si cerca di assicurare il massimo comfort fisico e psicologico consentito dalla sua
situazione clinica.
Viene offerto un sistema di supporto per aiutare il paziente a vivere il più attivamente possibile,
aiuta la famiglia dell’ammalato a convivere con la malattia, e poi con il lutto.
La definizione di cure palliative dell’OMS mette in luce tutti gli aspetti della sofferenza: quello fisico
(dolore, spossatezza, perdita dell’appetito, inabilità invalidanti, ecc.), quello psicologico (paura
della morte, ansia, perdita dell’autonomia…), quello sociale (preoccupazioni per la famiglia, diffi-
coltà oggettive, perdita del proprio ruolo ...), e il rispetto di due diritti fondamentali del malato:
ricevere tutte le cure adatte a togliere il dolore ed alleviare le varie sofferenze;
non essere sottoposto a terapie i cui effetti negativi sulla qualità della vita superino i benefici
ottenibili.
In particolare, per questi pazienti, l’UO si impegna a:
prevedere la presenza continuativa dell’accompagnatore/tutore;
prevedere e pianificare la presenza del supporto psicologico;
prevedere i dispositivi di sicurezza di protezione del paziente;
garantire quando possibile una dimissione protetta fornendo:
- ausili;
- presidi;
- farmaci;
- lettera con schema facilitato per l’assunzione delle terapie;
- scheda infermieristica di dimissione per passaggio in cura a RSA o per pazienti presi in cari
co dall’ADI;
- cure palliative domiciliari.
CHI COMPONE L’ÉQUIPE
Il Medico di Cure Palliative si prende cura del paziente occupandosi principalmente del controllo
del dolore e dei sintomi, spostando l’attenzione dalla guarigione alla qualità di vita della persona.
Effettua le valutazioni mediche ed imposta il percorso terapeutico assistenziale concordandolo con
la persona malata e con la famiglia.
L’Infermiere è la figura più vicina al paziente e ai familiari. Spesso è a conoscenza dei desideri,
delle paure, e dei problemi più strettamente legati alla fisicità del malato. Offre supporto e comu-
nica ai familiari i principi assistenziali e la somministrazione dei farmaci. Rileva le priorità e indivi-
dua le situazioni di urgenza, valutando la risposta alle terapie e adeguandole entro un limite
discrezionale accordato con il medico.
L’Operatore socio-sanitario partecipa alla soddisfazione dei bisogni primari del paziente sia dal
punto di vista fisico che da quello relazionale. Collabora con l’Infermiere nelle pratiche quotidiane
di igiene e cura del paziente.
Lo Psicologo si prende cura del vissuto interiore del paziente e dei familiari. Aiuta a sciogliere incer-
tezze e paure circa il decorso della malattia e a superare la fase di isolamento, i sensi di colpa e
di impotenza di fronte al sopraggiungere della morte. Lo psicologo è disponibile per colloqui indi-
viduali e di gruppo.
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L’Assistente Spirituale è disponibile, per chi lo desidera, per accedere ai Sacramenti Cristiani e alla
preghiera.
In Hospice viene accolta ogni forma di religiosità con il più profondo rispetto per la fede o il credo
di ciascun individuo.
Riteniamo che non si possa dare vero benessere alla persona che si ha in cura se, oltre a preoc-
cuparci del suo corpo e delle dinamiche personali, non ci si pone anche il problema di entrare in
relazione sui problemi legati al senso spirituale di ciò che sta vivendo.
L’assistente Spirituale è reperibile 24 ore su 24 per i Sacramenti, per il conforto dei familiari nel
momento del decesso e per la benedizione della salma e viene garantito il supporto per ogni
forma di culto e religione.
In casi di particolare necessità o su richiesta del paziente o dei familiari è possibile programmare
l’intervento di altre figure professionali come:
assistente sociale
• fisioterapista
• logopedista
• dietista
mediatore culturale
volontari ANDOS
CARATTERISTICHE STRUTTURALI
L’UO di Cure Palliative si trova al primo piano all’estremità nord dell’UO di Medicina Interna
dell’Ospedale di Esine. È dotata di sei camere di degenza singole con servizi igienici autonomi.
Considerando i 100.000 abitanti della Vallecamonica il numero di posti letto rispetta appieno lo
standard previsto dalla Regione Lombardia, che prevede tra 0,4 e 0,5 i posti letto previsti ogni
10.000 abitanti.
Ogni camera è strutturata in modo da rendere il più confortevole possibile la degenza ai pazienti,
infatti è dotata di letto per il parente che assiste il congiunto, televisore, forno a microonde, frigori-
fero e poltrona reclinabile.
I pazienti ricoverati possono essere assistiti costantemente da un parente, il quale può usufruire
gratuitamente del servizio mensa (a tale scopo vanno richieste le modalità di fruizione del servizio
alla Caposala o, in sua assenza, all’ Infermiera referente).
MODALITÀ DI RICOVERO
L’acceso in Hospice può avvenire su richiesta del medico di medicina generale previo accordo con
il medico responsabile dell’ unità operativa o per trasferimento da altre unità operative.
L’accesso è regolamentato da una lista d’attesa stilata a seconda dell’ordine cronologico con cui
pervengono le richieste; in particolari situazioni cliniche o sociali può non essere rispettato l’ordine
cronologico.
Il ricovero programmato prevede che l’accompagnatore, appena giunto in ospedale, si debba
recare presso lo sportello del servizio di Accettazione Amministrativa che si trova all’entrata princi-
pale dell’ospedale, accanto all’Ufficio Informazioni per le pratiche burocratiche.
All’atto del ricovero verrà richiesto di firmare il modulo riguardante il trattamento dei dati sensibili
(ai sensi della legge sulla privacy). Tutte le informazioni riguardanti lo stato di salute sono riserva-
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