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Per una configurazione di questo tipo, il coefficiente di concentrazione delle tensioni
ottenuto sperimentalmente da Leven e Hartman con tecniche fotoelastiche risulta
(tale dato è ottenuto per interpolazione lineare dal grafico allegato al tema
C).
Impostazione dell’analisi ad elementi finiti
L’analisi da effettuare è statica e lineare elastica. Non solo, ma tale analisi è caratte-
rizzata anche da uno stato piano di tensione (plain stress) perché si considera un com-
ponente di piccolo spessore caricato da forze nel piano e questo assicura che su ogni gia-
citura (in senso dell’asse z) si abbia una stessa situazione dal punto di vista delle solleci-
tazioni. La scelta del tipo di elemento utilizzabile nell’analisi si restringe al campo degli
elementi strutturali solidi piani, e in particolare al Plane42 e al Plane82. L’elemento
Plane82 è definito da 8 nodi e presenta dunque una maggiore deformabilità rispetto
all’elemento Plane42 che è definito da 4 nodi. Questo porta come conseguenze il fatto
che i risultati ottenuti con il Plane82 sono in linea di massima più accurati ma l’analisi
risulta più pesante dal punto di vista computazionale. Si sceglie di utilizzare il Plane82
dato che risulta possibile semplificare il modello per mezzo di simmetrie ed antisimme-
trie. Al materiale si assegnano le seguenti proprietà elastiche: modulo di Young
e coefficiente di Poisson
.
Come è possibile vedere dalla figura 3, infatti, la geometria del componente da analiz-
zare presenta due assi di simmetria tra loro ortogonali; i carichi sono tali da rendere
l’insieme geometria-carichi simmetrico rispetto all’asse verticale e antisimmetrico rispet-
to all’asse orizzontale (orizzontale e verticale si riferiscono alla rappresentazione di figu-
ra 3). È possibile dunque effettuare la simulazione su un quarto del componente (si veda
la figura 4) se imponiamo un vincolo di simmetria sul segmento
e un vincolo di an-
tisimmetria sul segmento
. Ai fini dell’analisi con ANSYS, risulta conveniente sosti-
tuire il momento
con una pressione distribuita sul segmento
tale da essere equi-
valente al primo e a questo proposito si utilizza la formula di Navier per stabilire il va-
lore massimo della pressione:
0
pMhMhM
(1)